Puglia: Consorzio Unico di Bonifica Centro-Sud, i subcommissari Alfonso Guerra e Antonello Bruno si dimettono
Le nostre sollecitazioni rimaste prive di riscontro per mesi; ringraziamo tutti e lasciamo per evitare inutili aggravi di costi
Bari, 1° ottobre 2024 – “Ad appena quattro mesi dalla nostra nomina a subcommissari del Consorzio Unico di Bonifica Centro-Sud Puglia ci vediamo costretti a rassegnare le nostre irrevocabili dimissioni”. Lo rendono noto il direttore della Copagri Puglia Alfonso Guerra e il rappresentante designato dalla Confagricoltura Puglia Antonello Bruno in una lettera inviata al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, all’assessore regionale all’agricoltura Donato Pentassuglia e al commissario del Consorzio Unico di Bonifica Centro-Sud Puglia Francesco Ferraro.
“A questo incarico – spiegano Guerra e Bruno – ci eravamo votati sin da subito con passione e dedizione, nella speranza di poter dare voce alle legittime istanze dei tantissimi produttori pugliesi da tempo alle prese con le gravissime ricadute della siccità e con l’intento di lavorare per la struttura consortile, nonostante la stessa presenti una nota situazione debitoria allarmante”.
“Sin dal momento della nomina e nel corso dei mesi successivi – si legge nella missiva – abbiamo più volte sollecitato il Commissario perché indicasse le concrete modalità secondo cui avremmo dovuto svolgere il nostro incarico; questo, per esercitare un apporto proficuo nelle attività consortili e partecipare attivamente per il raggiungimento degli obiettivi dell’ente. Tali sollecitazioni, tuttavia, sono rimaste sistematicamente prive di riscontro, con un silenzio che evidentemente è espressione del mancato gradimento di figure istituzionalmente destinate a ingerirsi nell’amministrazione del Consorzio”.
“Per tali ragioni, siamo costretti a prendere atto che in tal modo il nostro ruolo in seno al Consorzio non solo non apporterebbe alcun utile contributo, ma si risolverebbe in un ulteriore e dannoso aggravio di costi”, rimarcano Guerra e Bruno, rivendicando la decisione di lasciare l’incarico, rinunciando a ogni compenso sin qui maturato ed esprimendo al contempo “la più profonda gratitudine nei confronti di tutti coloro i quali avevano riposto fiducia nelle loro persone”.