inComunicati Copagri il6 Maggio 2019

DAZI, TENSIONI USA-CINA METTONO A SERIO RISCHIO ANCHE AGROALIMENTARE COMUNITARIO E NAZIONALE

Verrascina, bisogna scongiurare a ogni costo nuove guerre commerciali, che non fanno vincitori né vinti

“Le tensioni che arrivano dagli Stati Uniti, e che hanno già fatto crollare i mercati a causa dell’annunciato aumento dei dazi su 200 miliardi di dollari di importazioni provenienti dalla Cina, mettono a serio rischio anche l’agroalimentare comunitario e quello nazionale, che vedono negli States un importante sbocco commerciale”. Lo afferma il presidente della Copagri Franco Verrascina, ricordando che “l’export agroalimentare comunitario è in continua crescita verso gli Stati Uniti, paese sul quale il continente europeo ha puntato con ancora maggiore decisione dopo le vicende che hanno portato all’embargo russo”.

“Bisogna scongiurare a ogni costo l’avvio di una nuova guerra commerciale, che potrebbe mettere a serio rischio la stabilità e l’andamento dei mercati mondiali, causando significative ed evidenti ripercussioni sulle produzioni agricole comunitarie e sul reddito degli imprenditori, tenendo bene a mente l’assunto secondo cui nelle guerre commerciali non ci sono vincitori né vinti, poiché si perde tutti”, aggiunge il presidente della Copagri.

“Vale la pena di ricordare, infatti, che oltre a quello con la Cina resta aperto anche il fronte commerciale tra gli Stati Uniti e l’Unione Europea, che rischia di portare tariffe aggiuntive su ben 11 miliardi di dollari di beni comunitari, tra i quali figurano numerosi prodotti agroalimentari quali formaggi, vini, olii e agrumi, ma anche olive, marmellate e succhi di frutta, in risposta agli aiuti concessi da Bruxelles a Airbus, la rivale della americana Boeing”, continua Verrascina.

“Auspichiamo che il prosieguo delle trattative con la Cina possa allentare queste tensioni. Bisogna scongiurare a tutti i costi il varo di nuove gravose imposizioni commerciali che, se confermate, potrebbero causare ripercussioni e inasprire ulteriormente le relazioni tra il continente europeo e quello americano”, conclude il presidente della Copagri.