Adnkronos, “Pasta: Verrascina (Copagri), accordi filiera con giusto prezzo, qualità e quantità” (26/05/20)
Roma, 26 mag. (Adnkronos) – “Gli agricoltori italiani devono fare i
conti con le oscillazioni del mercato, come si è visto durante
l’emergenza covid-19 e questo vale soprattutto nell’ambito della
filiera del grano duro. Di qui la necessità di investire su un
prodotto che ha dimostrato di essere ricercato dai consumatori
italiani, la pasta realizzata con solo grano italiano. La strada è
lunga e complessa e dobbiamo puntare agli accordi di filiera, ma non
all’infinito”. L’esortazione arriva da Franco Verrasca, presidente di
Copagri intervenuto al webinar sulla risposta di questa filiera
durante il coronavirus, in cui è stata presentata una ricerca Aretè,
organizzato per il Durum Days 2020.
conti con le oscillazioni del mercato, come si è visto durante
l’emergenza covid-19 e questo vale soprattutto nell’ambito della
filiera del grano duro. Di qui la necessità di investire su un
prodotto che ha dimostrato di essere ricercato dai consumatori
italiani, la pasta realizzata con solo grano italiano. La strada è
lunga e complessa e dobbiamo puntare agli accordi di filiera, ma non
all’infinito”. L’esortazione arriva da Franco Verrasca, presidente di
Copagri intervenuto al webinar sulla risposta di questa filiera
durante il coronavirus, in cui è stata presentata una ricerca Aretè,
organizzato per il Durum Days 2020.
“Il grano conferito deve essere all’altezza dei parametri concordati
con l’industria” ha riconosciuto il rappresentante degli agricoltori
rimarcando e dunque ci deve essere un accordo “sul prezzo, sulla
qualità, sul conferimento per contribuire a stabilizzare mercato.
Siamo tutti nella stessa barca, o ci salviamo tutti o nessuno. – ha
detto – Il quadro è preoccupante tra dazi, blocco delle esportazioni,
con la Russia che ha dichiarato che non esporterà più grano duro e il
sovranismo alimentare di Paesi come la Francia: serve un progetto
orientato alla qualità ma che deve andare anche sulla quantità. Se non
riconosciamo il giusto prezzo bisogna essere consapevoli che nessuno
oggi è disposto a produrre in perdita. Durante la pandemia, abbiamo
assistito a offerte prendi 3 e paghi 2, non possiamo e dobbiamo
permetterlo”.
con l’industria” ha riconosciuto il rappresentante degli agricoltori
rimarcando e dunque ci deve essere un accordo “sul prezzo, sulla
qualità, sul conferimento per contribuire a stabilizzare mercato.
Siamo tutti nella stessa barca, o ci salviamo tutti o nessuno. – ha
detto – Il quadro è preoccupante tra dazi, blocco delle esportazioni,
con la Russia che ha dichiarato che non esporterà più grano duro e il
sovranismo alimentare di Paesi come la Francia: serve un progetto
orientato alla qualità ma che deve andare anche sulla quantità. Se non
riconosciamo il giusto prezzo bisogna essere consapevoli che nessuno
oggi è disposto a produrre in perdita. Durante la pandemia, abbiamo
assistito a offerte prendi 3 e paghi 2, non possiamo e dobbiamo
permetterlo”.
(Arm/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
26-MAG-20 12:22
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NNNN