inRassegna Stampa il25 Marzo 2020

Agi, “Coronavirus: Copagri,crisi sanitaria ed economica post-bellica” (25/03/20)

(AGI) – Roma, 25 mar. – “La grave crisi sanitaria che sta
attraversando il nostro Paese, legata alla pandemia del Covid-19, o
cosiddetto Coronavirus, si sta purtroppo trasformando, come
ampiamento previsto, in una crisi di carattere economico, che rischia
di lasciare gravissime cicatrici sull’intero tessuto produttivo
nazionale, con ripercussioni a cascata che potrebbero essere
irreparabili; parliamo di un’emergenza non dissimile nei suoi
risvolti economici da quella causata da un conflitto bellico e in
ragione di cio’ riteniamo prioritario mettere in campo misure
adeguate alla gravita’ della situazione, che possano nel prossimo
futuro garantire la ripartenza e la ricostruzione del tessuto
economico produttivo”. Lo sottolinea il presidente della Copagri
Franco Verrascina, facendo notare che “per il comparto primario, in
sofferenza da anni, tali problematiche vanno ad aggiungersi a quelle
ataviche che pesano sul settore, prime fra tutte la mancanza di
liquidita’”.
“Per la ripartenza del Paese, cosi’ come per quella di ogni Stato
Membro dell’UE, diventa quindi fondamentale poter beneficiare oltre
che della sospensione del Patto di stabilita’ e crescita-PSC, come
anticipato dalla Presidente della Commissione UE Ursula von der
Leyen, anche degli importanti interventi allo studio della Banca
Centrale Europea-BCE, e di ogni strumento che possa garantire
liquidita’ alle imprese”, aggiunge il presidente.
“Dare alle imprese la possibilita’ di
congelare l’indebitamento pregresso attraverso l’erogazione di
mutui a tasso zero a durata ventennale, o meglio ancora
trentennale, sarebbe a nostro avviso una misura positiva, oltre
che dal costo contenuto, per garantire liquidita’,
accompagnando le imprese nella ripartenza e stimolando la
crescita del PIL”, suggerisce Verrascina, spiegando di aver
gia’ avanzato tale proposta in occasione di diverse
videoriunioni con i vertici delle istituzioni agricole
nazionali.
“La forma tecnica con cui potrebbe essere attuata questa
misura e’ la concessione da parte di tutti gli istituti di
credito di mutui a tasso zero con la garanzia dello Stato,
ricorrendo ad esempio al Fondo Nazionale di Garanzia. Va da se’
che nell’ambito di un’operazione di questo tipo vada prevista
la possibilita’ di richiedere un importo congruo e sufficiente
al riavvio dell’attivita’; tale importo dovrebbe essere pari al
totale dei debiti verso lo Stato e verso i privati, compresi
gli Istituti di Credito, incrementato fino ad un massimo del
50%, limitando il mutuo al 130% del fatturato annuo del
richiedente”, conclude il presidente della Copagri. (AGI)
Ila
251357 MAR 20
NNNN