inRassegna Stampa il5 Agosto 2019

Agi, “Manovra: Copagri, piu’ lavoro e piu’ welfare” (05/08/19)

(AGI) – Roma, 5 ago. – “La Copagri e’ impegnata da sempre, in
tutte le sedi, per salvaguardare il reddito dei produttori
agricoli e si adopera con costanza affinche’ ogni lavoratore
del comparto primario possa contare sulla giusta retribuzione;
in tal senso, condividiamo gli obiettivi alla base
dell’introduzione del cosiddetto salario minimo orario,
strumento di welfare gia’ presente nell’ordinamento giuridico
della stragrande maggioranza dei Paesi europei e del quale si
era gia’ iniziato a parlare nella scorsa legislatura, ribadendo
pero’ la necessita’ di mettere un argine alla scarsa
redditivita’ dell’agricoltura”. Lo ha sottolineato il
presidente della Copagri Franco Verrascina, intervenendo al
tavolo di confronto con le parti sociali sulle misure per il
lavoro e per il welfare, svoltosi a Palazzo Chigi alla presenza
del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha fatto
seguito ai confronti sulla riforma fiscale e sul piano per il
Sud.
“Basti pensare che ad oggi, il 22% circa dei lavoratori
dipendenti percepisce meno di nove euro lordi l’ora,
percentuale che nel comparto agricolo sfiora il 40% dei
lavoratori, evidenziando percio’ le notevoli e molteplici
difficolta’ con le quali sono quotidianamente costretti a
confrontarsi i nostri produttori agricoli”, ha aggiunto il
presidente della Copagri.   “Con riferimento al cosiddetto
salario minimo orario attendiamo pero’ di conoscere i dettagli
attuativi di tale misura, con particolare riferimento alla
ratio della norma: non si comprende, ad esempio, se questa si
riferisca alla paga oraria media mensile oppure alla paga
oraria media annua, che comprende altre voci non secondarie
quali le retribuzioni versate in altri momenti, come ferie,
tredicesima e tfr”, ha continuato Verrascina. “Bisogna poi
chiarire se la cifra che si intende quale salario minimo orario
corrisponde a un compenso fisso o a una sorta di ‘scala mobile’
che possa variare in relazione a fattori esterni quali
l’inflazione e il costo della vita; rimandiamo pertanto tali
valutazioni ai prossimi confronti tra le parti sociali e
l’esecutivo”, ha osservato  il presidente della Copagri.   “In
ogni caso ribadiamo che, se una da una parte e’ giusto e
doveroso tutelare il salario dei lavoratori del nostro
agroalimentare, dall’altra, e’ altrettanto dovuto e urgente,
salvaguardare il reddito degli imprenditori agricoli”, ha
concluso Verrascina.  (AGI)
Gaa
052243 AGO 19
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