inComunicati Copagri il9 Aprile 2019

Export, USA mercato di sbocco fondamentale per agroalimentare UE, cresciuto del 6% nel 2017

Verrascina, no a nuovi dazi; nelle guerre commerciali non ci sono vincitori né vinti, poiché si perde tutti

Roma, 9 aprile 2019 – “Nel 2017 l’export agroalimentare comunitario, che ha sfiorato i 140 miliardi di euro, è cresciuto del 6%, con un aumento di oltre 1,22 miliardi di euro, verso gli Stati Uniti, paese che rappresenta uno dei maggiori sbocchi di mercato dell’Unione Europa e sul quale il continente ha puntato con ancora maggiore decisione dopo le vicende che hanno portato all’embargo russo”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Franco Verrascina dopo l’annuncio del presidente americano Donald Trump di nuove tariffe su 11 miliardi di dollari di beni provenienti dall’Unione Europea, tra i quali, secondo una lista preliminare stilata dall’ufficio del rappresentante commerciale degli USA, figurano numerosi prodotti agroalimentari quali formaggi, vini, olii e agrumi, ma anche olive, marmellate e succhi di frutta.

Tale lista, contenente un interminabile elenco di prodotti che nelle intenzioni dell’amministrazione statunitense saranno oggetto di dazi aggiuntivi per compensare il danno subito a causa dei sussidi erogati al gruppo Airbus, andrà perfezionata e inviata all’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO), che sarà chiamata ad esprimersi entro l’estate.

“In attesa di conoscere l’orientamento del WTO, ribadiamo la nostra totale contrarietà a ogni guerra commerciale che metta a serio rischio la stabilità e l’andamento dei mercati mondiali ed esprimiamo particolare preoccupazione per le possibili ripercussioni sulle produzioni agricole comunitarie e sul reddito degli imprenditori”, prosegue il presidente, chiedendo al Governo di intervenire da subito in ambito comunitario per avviare le trattative con gli Stati Uniti. “Dobbiamo usare l’arma della diplomazia per non abbandonare al loro destino le migliaia di aziende che hanno investito con coraggio e determinazione sull’internazionalizzazione e che ora rischiano di vedere venir meno, o quantomeno restringersi sensibilmente, un importante sbocco commerciale”, aggiunge.

“Dobbiamo scongiurare a tutti i costi un nuovo embargo russo, che sarebbe un colpo durissimo per il nostro primario, senza mai dimenticare che, come ricordato anche dal Ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, ‘dazio chiama dazio’. Nelle guerre commerciali, infatti, non ci sono vincitori né vinti, poiché si perde tutti”, conclude Verrascina.