inComunicati Copagri il26 Ottobre 2018

Meccanizzazione agricola, rinnovo parco macchine fondamentale per sicurezza e capacità produttiva

Verrascina interviene ad assemblea Unacma e sollecita emanazione decreto attuativo per revisione obbligatoria

Roma, 26 ottobre 2018 – “La meccanizzazione nel comparto primario riveste un ruolo di primo piano, in quanto oltre ad incidere direttamente sulla capacità produttiva, in termini quantitativi e qualitativi, ha ripercussioni sul versante della sicurezza del lavoro e della prevenzione degli infortuni, e rappresenta una vera e propria battaglia di civiltà”. Così il presidente della Copagri Franco Verrascina, intervenendo all’assemblea dell’Unacma, svoltasi oggi alla presenza del presidente della Commissione Agricoltura del Senato Gianpaolo Vallardi e dedicata al tema “L’evoluzione della sicurezza nel comparto delle macchine agricole: dalle norme a chi le applica. Il network UNACMA ROC punto di riferimento della filiera”.

“Non possiamo che esprimere soddisfazione per la nascita della rete delle officine certificate-ROC, che viene presentata oggi; per gli agricoltori, infatti, è fondamentale sapere di potersi rivolgere a concessionarie e officine qualificate”, ha aggiunto il presidente.

“Gli agricoltori necessitano di politiche di sostegno per poter rinnovare un parco macchine decisamente vetusto; basti pensare che, secondo recenti analisi, nel primario vengono quotidianamente utilizzati quasi 700mila trattori ultratrentenni. Parliamo di un problema che non riguarda solo i piccoli produttori, ma l’agricoltura intera e che sempre più spesso influenza la redditività del settore”, ha continuato Verrascina.

“Per questo motivo sollecitiamo l’emanazione del decreto attuativo per la revisione obbligatoria delle macchine agricole, che il settore attende ormai da tre anni. Tale ritardo è ingiustificabile e inaccettabile e desta molta preoccupazione, anche e soprattutto alla luce della grande richiesta di revisione di mezzi che comporterà l’emanazione del provvedimento normativo”, ha proseguito il presidente della Copagri.

“Servono poi interventi specifici rivolti ai giovani, che da sempre sono i più attenti e sensibili alle innovazioni, e uno sforzo congiunto di tutti gli attori della filiera, nell’interesse dell’agricoltura e della salute dei lavoratori: un parco macchine datato, infatti, non solo lavora male, ma è anche inquinante e soprattutto insicuro”, ha concluso Verrascina.