inComunicati Copagri il14 Settembre 2018

Miele, siglata intesa per applicazione buone pratiche agricole e salvaguardia patrimonio apistico

Verrascina, un approccio integrato e di filiera è fondamentale per salvaguardare ‘il più prezioso degli insetti’

Roma, 14 settembre 2018 – “Le api rivestono una fondamentale importanza per il settore primario e per la società intera, in quanto sono dei bioindicatori, delle vere e proprie sentinelle che ci forniscono numerose informazioni sullo stato dell’ambiente in cui viviamo. Sono inoltre insetti ‘pronubi’, che trasportando il polline da un fiore all’altro favoriscono la fecondazione e incidono di conseguenza sulla produttività agricola; basti pensare che circa i tre quarti della produzione alimentare comunitaria dipendono dall’attività di impollinazione delle api domestiche e selvatiche”. Lo ha ricordato il presidente della Copagri Franco Verrascina, che è intervenuto oggi al seminario “Buone pratiche agricole e salvaguardia delle api, primi risultati dalle intese e prospettive future”, svoltosi alla presenza del Sottosegretario all’Agricoltura Alessandra Pesce.

“Non è un caso che il Parlamento Europeo, ad esempio, definisca le api ‘il più prezioso degli insetti’ e chieda agli Stati Membri una strategia globale e a lungo termine mirata a contrastarne la moria, sostenendo al contempo il settore con misure per rafforzare la salute degli insetti e maggiori fondi per gli apicoltori”, ha aggiunto Verrascina.

“Solo nel nostro Paese, sulla base di dati dell’anagrafe apistica aggiornati al 2017, si contano oltre 450mila apicoltori e un milione di alveari, per una produzione di miele che, seppur molto scarsa a causa dell’andamento climatico sfavorevole e della siccità, è stata di circa 15mila tonnellate”, ha evidenziato il presidente.

“In questa ottica assume particolare rilevanza l’Intesa Nazionale, alla quale oggi aderiamo, per l’applicazione delle buone pratiche agricole e la salvaguardia del patrimonio apistico, che è stata promossa dall’Osservatorio per il miglioramento della qualità dei mieli italiani; un accordo di questo tipo, basato su un approccio integrato e di filiera, consente di inquadrare i vari problemi in un ragionamento complessivo che coinvolga tutti i portatori di interesse”, ha concluso Verrascina.