inComunicati Copagri il16 Maggio 2018

Rapporto Istat, Paese cresce, ma agricoltura resta indietro

Nuovo esecutivo sempre più urgente e necessario

Nel 2017 la ripresa si diffonde progressivamente fra le attività economiche, ad eccezione di agricoltura, silvicoltura e pesca, il cui valore aggiunto cala del 4,4%. E’ quanto emerge da una analisi della Copagri sulla base della 26^ edizione del Rapporto annuale 2018 dell’Istat sulla situazione del Paese, presentato oggi dal presidente dell’istituto Giorgio Alleva.

Preoccupa la fotografia del Paese scattata dall’Istat, che nel 2017 rileva in agricoltura una crescita molto contenuta del monte-ore lavorate e un calo degli occupati (-1,4%); anche per questo diventa sempre più urgente e necessaria la formazione di un nuovo esecutivo che rimetta in moto il Paese e inverta questi trend.

Preoccupa anche il forte declino demografico del Paese, anche a causa del sempre maggiore numero di persone che decidono di emigrare, tanto che l’Italia, con 168,7 anziani ogni 100 giovani, diventa il secondo Stato più vecchio al mondo, superato solo dal Giappone.

E’ l’Istat stesso a evidenziare che quando i centri minori perdono popolazione e chi resta invecchia si assottigliano le reti di vicinato, con un conseguente maggiore rischio di isolamento, anche territoriale, e una minore presenza antropica in alcune zone del Paese.