inComunicati regionali il16 Maggio 2023

Puglia: Consorzi di bonifica commissariati, il 22/05 protesta di Copagri e CIA davanti alla Regione

Serve un riforma che azzeri tutto e ricostruisca; la stagione irrigua è alle porte e, senza alcuna comunicazione, le tariffe irrigue sono raddoppiate

Bari, 16 maggio 2023 – Contro l’immobilismo della Regione Puglia sulla disastrosa situazione dei Consorzi di bonifica commissariati, lunedì 22 maggio Copagri Puglia e CIA-Agricoltori Italiani Puglia protesteranno con un sit-in davanti alla sede dell’assemblea e del governo regionale. É quanto annunciano le due organizzazioni agricole attraverso un comunicato stampa congiunto firmato da Michele Palermo, presidente Copagri Puglia e da Gennaro Sicolo, presidente CIA Puglia. Entrambi, nei giorni scorsi, avevano già preannunciato l’intenzione di portare in strada la protesta, un’iniziativa che presto, in assenza di risposte, potrebbe portare alla mobilitazione su più vasta scala degli agricoltori pugliesi.

STAGIONE IRRIGUA SENZA CERTEZZE. Le questioni di più stretta attualità, rispetto alla cattiva gestione dei Consorzi, sono due problematiche connesse: l’imminente avvio della stagione irrigua e il raddoppio delle tariffe dell’acqua per le aziende agricole. “La stagione irrigua è alle porte, ma i Consorzi non hanno fatto ancora nulla per avviarla. Nel giro di qualche giorno arriverà il caldo torrido, dovuto anche ai repentini cambiamenti climatici; pertanto, migliaia di aziende agricole avranno l’esigenza di irrigare le proprie coltivazioni. Nulla si sa a riguardo, nemmeno le date ufficiali di avvio del servizio, in compenso i Consorzi hanno avuto la solerzia di comunicare il raddoppio delle tariffe.

TARIFFE RADDOPPIATE. Per le aziende agricole del sub-comprensorio Litorale Barese, il Consorzio Terre d’Apulia ha raddoppiato i costi dell’acqua a uso irriguo portandoli da 0,72 euro/mc dell’aprile 2022 a ben 1,45 euro/mc”, spiegano Sicolo e Michele Palermo. “Per quanto riguarda il sub comprensorio Destra Ofanto, invece, dopo una prima decisione di raddoppiare la tariffa da 0,33 a 0,68 euro/mc, Terre d’Apulia è tornata sui propri passi. Ecco, lo faccia anche per il sub- comprensorio Litorale Barese, non è penalizzando gli agricoltori che si fanno gli interessi del territorio”. “Anche le tariffe imposte dall’Arif sono aumentate: nell’area consortile di Bari il costo al metro cubo passa da 34 a 70 centesimi; in quella di Brindisi da 20 a 40; in quella di Lecce da 20 a 40; in quella di Taranto da 21,51 a 35.

AZIENDE IN DIFFICOLTÁ. “L’aumento delle tariffe per l’utilizzo dell’acqua nei campi mette a rischio la tenuta di centinaia di aziende agricole, impossibilitate a sostenere il raddoppio dei costi”. “I Consorzi commissariati scaricano interamente sulle spalle degli imprenditori agricoli l’incremento del costo energetico relativo all’erogazione e l’esiguità, rispetto agli scorsi anni, del contributo garantito dalla Regione Puglia. In pratica, i Consorzi commissariati e la stessa Regione Puglia dicono alle aziende agricole ‘arrangiatevi’, scaricando sul comparto primario tutto il peso dei loro ritardi e delle loro inadeguatezze rispetto alla questione idrico-irrigua che vede la Puglia indietro di 20 anni rispetto alle altre regioni”.

PROBLEMI IRRISOLTI. CIA Puglia e Copagri Puglia, dunque, fanno fronte comune sul disastro dei Consorzi di Bonifica, mentre le altre organizzazioni agricole, non si sa bene per quali motivazioni, vanno in ordine sparso, di fatto impedendo una unitarietà del mondo agricolo pugliese che rafforzerebbe le istanze del comparto primario. “La riforma dei Consorzi si è fermata agli annunci. Stessa cosa per i piani di classifica A tal proposito le scriventi organizzazioni ritengono improcrastinabili e indispensabile procedere:

  • alla definitiva attuazione del nuovo assetto organizzativo dei consorzi (riordino dei consorzi di bonifica) di fatto non ancora attuato;
  • all’ampliamento della platea dei contribuenti mutuando il principio che a sostenere il costo per fronteggiare il rischio idraulico e idrogeologico deve concorrere la maggioranza della popolazione pugliese e non soltanto quei proprietari di terreni (aziende agricole) situati nelle aree più difficili e spesso svantaggiate della Regione. L’azione costante di prevenzione garantita dai Consorzi produce vantaggi diretti e indiretti che richiedono una compartecipazione più vasta che a sua volta determinerebbe una maggiore sostenibilità dei contributi di bonifica che evidentemente non può essere sostenuta dalle sole aziende agricole;
  • alla individuazione di un meccanismo di rottamazione e stralcio dei crediti oggi vantati dai Consorzi nei confronti dei propri soci in considerazione delle annualità non ancora riscosse e ancora in fase di riparto in applicazione dei piani di classifica vigenti;
  • alla definizione della debitoria pregressa dei Consorzi commissariati verso la Regione senza creare aggravi finanziari a carico degli associati dei Consorzi;
  • ad affidare ai Consorzi di Bonifica la piena e prioritaria gestione della risorsa idrica privilegiando la funzione irrigua di questi enti come avviene nella stragrande maggioranza delle Regioni italiane favorendo l’ammodernamento degli impianti e delle reti di distribuzione di acqua di derivazione superficiale e da falda;
  • nel sostegno all’attività svolta dal Commissario Straordinario di definizione, in via transattiva, della debitoria nei confronti di amministrazioni pubbliche;
  • a favorire l’esodo incentivato del personale a tempo indeterminato finalizzato al potenziamento delle Aree Tecniche con l’obiettivo di promuovere una forte e rinnovata spinta progettuale in grado di intercettare le risorse disponibili nell’ambito della pianificazione europea, nazionale e regionale.