inComunicati regionali il4 Maggio 2022

Emilia-Romagna: sabato 7/05 a Molinella (BO) confronto sulla PAC 2023-27 e sul ruolo delle agroenergie

Incontro aperto a tutti gli agricoltori con interventi presidenti ISMEA Frascarelli e GAIA Energia Marini; conclude DG Copagri Solfizi

Bologna, 4 maggio 2022 – Le ricadute della PAC 2023-27 e il ruolo delle agroenergie sono i due principali temi all’ordine del giorno dei lavori di un confronto organizzato dalle federazioni provinciali della Copagri di Bologna e di Ferrara, in collaborazione con la Cooperativa agricola Giuseppe Massarenti, che si terrà sabato 7 maggio, dalle ore 10:00 presso la Sala Auditorium di Molinella (BO), in Corso Mazzini 90.

Ne dà notizia la Copagri Emilia-Romagna, informando che ad animare i lavori dell’incontro, aperti a tutti gli agricoltori interessati, saranno Leonardo Martelli, presidente della Copagri Bologna, il quale introdurrà e modererà il confronto, Sergio Marini, presidente di GAIA Energia, la cooperativa nata su impulso della Copagri per promuovere le agroenergie, che relazionerà sul ruolo e sull’importanza delle energie rinnovabili per il futuro delle aziende agricole, e Angelo Frascarelli, presidente dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare-ISMEA, il quale illustrerà e analizzerà le principali novità introdotte con la recente riforma della PAC 2023-27; concluderà i lavori il direttore generale della Copagri Maria Cristina Solfizi.

“Gli agricoltori del Paese, che hanno pagato a caro prezzo le ripercussioni della pandemia, si trovano da tempo a dover far fronte anche agli aumenti record dei costi di produzione e delle tariffe energetiche, che hanno inciso sensibilmente sulla redditività aziendale. In questa situazione si inserisce il dibattito sulla nuova PAC, che prevede un taglio di risorse ai danni del primario pari a circa 39 miliardi rispetto alla dotazione attuale, con una diminuzione di oltre il 10%; a fronte di ciò, i produttori agricoli sono però chiamati a contribuire al raggiungimento di obiettivi ancora più ambiziosi in materia di sostenibilità”, spiega Solfizi.

“Le agroenergie rappresentano senza ombra di dubbio una parziale risposta a queste problematiche, nonché una parte significativa del futuro del primario, perché rappresentano il giusto connubio tra l’agricoltura e la produzione di energia, andando al contempo a costituire una rilevante fonte di diversificazione del reddito per i produttori agricoli; parliamo di un settore nel quale gli agricoltori vogliono e devono essere protagonisti”, sottolinea Marini, ricordando le grandi potenzialità legate all’utilizzo del fotovoltaico, dell’agrivoltaico, del biogas e delle biomasse.