Agrinsieme: internazionalizzazione, delegazione Coordinamento al workshop agroalimentare italiano a Londra

Rafforzare il dialogo commerciale con la Gran Bretagna, primo mercato di sbocco dei prodotti agroalimentari UE

Londra, 28 aprile 2023 – Una delegazione di Agrinsieme, il coordinamento che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, ha preso parte oggi al workshop agroalimentare italiano organizzato a Londra dal Governo con il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, il presidente dell’ICE Matteo Zoppas e l’ambasciatore italiano nel Regno Unito Inigo Lambertini.

Obiettivo del workshop, rafforzare le relazioni con la Gran Bretagna, valorizzando il sistema agroalimentare italiano. A Londra sono infatti presenti numerose aziende agricole, aderenti alle sigle del coordinamento Agrinsieme, che partecipano agli incontri B2B con i buyer inglesi.

Quello britannico resta il primo mercato di sbocco per i prodotti agroalimentari dell’Unione Europea, con 48 miliardi di euro (il 21% dell’export totale Ue) e il quarto per le esportazioni italiane di settore, che hanno raggiunto 4,2 miliardi nel 2022, segnando una crescita in valore di circa il 14% rispetto al 2021. La prima voce dell’export italiano verso l’UK è l’ortofrutta fresca e trasformata, seguita dai vini e dai derivati dei cereali. Il nostro Paese importa dalla Gran Bretagna prodotti agroalimentari che valgono circa mezzo miliardo di euro, principalmente bevande alcoliche, latte e derivati.

“La Gran Bretagna, tuttavia – evidenzia Agrinsieme – ha iniziato a sottoscrivere accordi di libero scambio con i Paesi terzi, quali Australia e Nuova Zelanda, creando difficoltà competitive ai prodotti europei, in particolare quelli italiani, che hanno in Gran Bretagna un buon mercato di sbocco”.

“In questo contesto – afferma Agrinsieme – è necessario porre ancora più attenzione ai prodotti italiani che risentono maggiormente degli accordi di libero scambio dell’UK con i Paesi terzi, rafforzando le nostre eccellenze alimentari che vantano alta qualità e sicurezza. Crediamo che sia importante, in questo senso, lavorare ad accordi commerciali che vadano oltre l’import/export di prodotti per valorizzare anche il know-how e i nostri territori di produzione e l’odierno appuntamento londinese ben si inserisce nell’obiettivo comune di trovare nuove intese per consolidare ulteriormente il dialogo commerciale tra Italia e Regno Unito”.