inComunicati Copagri il16 Dicembre 2022

Peste suina, da UE primo riconoscimento per grande impegno profuso

Patteri, risultato storico, ma parziale; attendiamo di conoscere dettagli Regolamento UE

Sestu, 16 dicembre 2022 – “Buone notizie da Bruxelles per la suinicoltura sarda in ordine alla liberalizzazione, almeno per una parte della Sardegna, del commercio di animali vivi, carni e prodotti trasformati, bloccato da ben undici anni, col quale si pongono le basi per il rilancio di un comparto che ha particolarmente sofferto in questi ultimi anni”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Sardegna Giuseppe Patteri, dopo la fine dell’embargo causato dell’epidemia di Peste suina africana-PSA.

“Si tratta di un risultato importante, sia pure parziale, che consentirà alle nostre eccellenze del settore di varcare finalmente il mare; il risultato va a merito della precedente Unità di Progetto che ha dato una sterzata vigorosa alle politiche di eradicazione e all’Unità attuale, che ha proseguito in continuità e con convinzione il lavoro impostato, unitamente a tutti gli enti coordinati e al lavoro di informazione e convincimento delle Organizzazioni agricole”, prosegue il presidente.

“In assenza di focolai ormai da qualche anno, speravamo in un risultato più ampio; pensavamo alla liberalizzazione anche della Barbagia e dell’Ogliastra, ma attendiamo di conoscere direttamente dalla UE, dai documenti ufficiali del comitato tecnico, le motivazioni reali che lo impediscono così da poter continuare a lavorare per poter rimuovere, con il concorso di tutti, gli ultimi ostacoli”, aggiunge il direttore della Copagri Sardegna Pietro Tandeddu.

“Attendiamo quindi di conoscere i dettagli del Regolamento comunitario di esecuzione che andrà a modificare l’allegato 1 del Regolamento UE 2021/605 e quindi delle fasce di rischio in cui collocare i territori della Sardegna con le relative restrizioni. In relazione alle deroghe, contiamo sull’attenzione, e soprattutto sulla collaborazione, del ministero della Sanità”, conclude Tandeddu.