inComunicati Copagri il16 Novembre 2022

PNRR, accelerare su gestione Piano e recuperare ruolo Cabina regia; bene metodo confronto governo

Intervento del presidente Tommaso Battista alla riunione a Palazzo Chigi col Ministro per gli affari UE Raffaele Fitto

Roma, 16 novembre 2022 – “Il Primario ha tutte le carte in regola per giocare da protagonista la partita della decarbonizzazione e della transizione energetica del Paese, obiettivi per i quali nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza-PNRR vengono stanziate ingenti risorse, con particolare riferimento al Parco Agrisolare, all’agrivoltaico e alla promozione del biometano e del biogas, ma può fare la propria parte anche su altri interventi, quali ad esempio la logistica e la meccanizzazione”. Lo ha sottolineato il presidente della Copagri Tommaso Battista intervenendo all’odierna riunione sul PNRR svoltasi a Palazzo Chigi alla presenza del Ministro per gli affari europei, il sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto.

“È bene ricordare che l’agricoltura è un settore trasversale, interessato da numerose misure del Piano, i cui fondi a disposizione dell’Italia, come noto, andranno impiegati entro il 2023 e spesi entro il 2026; da qui la sempre più sentita necessità di una accelerata nella gestione del PNRR e il plauso della Copagri per l’odierno momento di confronto, convocato con grande celerità accogliendo la richiesta manifestata dalla Confederazione e da altre parti sociali”, ha evidenziato Battista, ad avviso del quale “è fondamentale recuperare il ruolo della Cabina di regia, e in particolare del Tavolo permanente per il partenariato economico, sociale e territoriale, così da avere una modalità di confronto continuativo che contribuisca a concertare e concentrare le risorse su interventi strategici che vadano a colmare e superare il gap esistente in vari ambiti tra le diverse aree territoriali del Paese”.

“Il ruolo della Cabina di regia – ha aggiunto il presidente – sarà inoltre fondamentale per individuare una visione comune, che vada a intervenire sui problemi strutturali del Piano, legati principalmente alla governance e alla qualità della spesa, ma anche sulle carenze legate alle tempistiche con le quali è stato concordato il PNRR, pensato nella fase precedente al conflitto russo-ucraino e quindi con naturali carenze derivanti dalle ricadute del deprecabile evento bellico”.

“Tornando ai temi che riguardano espressamente il Primario, vale la pena di ricordare che le misure di maggiore interesse per i produttori agricoli, a favore delle quali è allocato uno stanziamento di 2,8 miliardi, sono sostanzialmente la logistica, il Parco Agrisolare e la meccanizzazione, alle quali si aggiungono altri interventi indirizzati verso l’agricoltura, ovvero il biometano, l’agrivoltaico e le infrastrutture irrigue, che dispongono di una dotazione finanziaria di 3,9 miliardi; accanto al PNRR c’è la cosiddetta programmazione complementare, con una dotazione di 30,6 miliardi, che prevede tre linee di investimento che in modo diretto o indiretto riguardano il Primario, andando a finanziare con 1,2 miliardi i contratti di filiera e di distretto, con 4,48 miliardi il piano Transizione 4.0 e con 300 milioni il miglioramento e l’accessibilità della sicurezza delle strade e delle aree interne del Paese”, ha concluso il presidente.