inComunicati Copagri il30 Settembre 2022

Il 17/10 a Cerea (VR) convegno Copagri Veneto “La PAC 2023-27 e l’agricoltura che verrà”

Il punto sui nuovi regolamenti UE col responsabile agricoltura di FdI De Carlo e i vertici di Ismea Frascarelli, Copagri Solfizi e Copagri Veneto Giulietti

Verona, 11 ottobre 2022 – “La nuova programmazione europea porterà con sé diverse novità rilevanti che metteranno necessariamente gli Stati Membri nelle condizioni di dover ripensare il proprio approccio alla PAC 2023-27 e questo in ragione del fatto che i nuovi regolamenti comunitari, al netto di una sensibile diminuzione del budget, hanno stabilito nuove modalità di predisposizione e di controllo dei fondi della Politica Agricola Comune; sarà quindi fondamentale essere pronti come sistema-paese per individuare le migliori traiettorie di sviluppo da mettere in campo per raggiungere gli impegnativi obiettivi comunitari”. Lo sottolinea il presidente della Copagri Veneto Carlo Giulietti, annunciando l’imminente appuntamento con il convegno “La PAC 2023-27 e l’agricoltura che verrà”.

Durante i lavori, che si terranno lunedì 17 ottobre dalle ore 16:00 presso l’Area Exp di Cerea, in Via Guglielmo Oberdan 10, verrà fatto il punto sullo stato dell’arte e sulle prospettive applicative dei nuovi regolamenti comunitari della PAC, grazie agli interventi del responsabile agricoltura di Fratelli d’Italia Luca De Carlo, del presidente dell’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare-ISMEA Angelo Frascarelli, del direttore generale della Copagri Maria Cristina Solfizi e del presidente della Copagri Veneto Carlo Giulietti.

“È fondamentale portare avanti il confronto a tutti i livelli, in quanto nonostante l’Italia abbia già presentato il proprio Piano Strategico Nazionale-PSN, che al momento risulta essere ancora in attesa di approvazione, il lavoro del nostro Paese è ben lontano dal potersi dire concluso; a fronte delle scelte nazionali, infatti, molte delle regole tecniche applicative dovranno essere definite entro la fine dell’anno in corso, in modo tale da permettere a questa nuova programmazione di essere effettivamente attuabile sin dal primo giorno di applicazione”, conclude Giulietti.