inComunicati Copagri il28 Luglio 2022

L’agricoltura non può aspettare i tempi della politica; le proposte della Copagri al premier Draghi

Il vicepresidente nazionale Tommaso Battista ricevuto a Palazzo Chigi nell’ambito dei confronti in corso tra il governo e le parti sociali

Roma, 28 luglio 2022 – “La nuova fase di instabilità politica che il Paese si appresta ad affrontare, che auspichiamo possa concludersi quanto prima, non deve far passare in secondo piano la necessità di portare avanti il lavoro per sostenere concretamente il settore primario, che continua a essere stretto nella morsa tra i rincari record dei costi di produzione e delle tariffe energetiche, cui si sommano gli effetti dell’ondata di siccità senza precedenti e le ripercussioni del conflitto russo-ucraino”. Lo ha sottolineato il vicepresidente della Copagri Tommaso Battista, che è stato ricevuto oggi a Palazzo Chigi, insieme al direttore generale della Confederazione Maria Cristina Solfizi, nell’ambito dei confronti in corso tra il governo e le parti sociali.

“L’agricoltura è un settore legato alla ciclicità delle stagioni, un comparto che per la sua natura intrinseca non può permettersi il lusso di aspettare i tempi della politica, a maggior ragione in una fase complessa quale quella attuale, caratterizzata da una congiuntura economica a dir poco particolare”, ha ricordato Battista, che ha illustrato le proposte elaborate dalla Copagri per il sostegno e il rilancio del primario e destinate al Premier Mario Draghi.

“Le priorità devono essere quindi quelle di sostenere la liquidità e favorire l’accesso al credito delle imprese, intervenendo sul taglio del cuneo fiscale al fine di dare ossigeno alle aziende; con il medesimo obiettivo bisogna continuare a lavorare per rendere strutturale il taglio delle accise sui carburanti ed eliminare definitivamente gli oneri di sistema, così da abbattere i costi di produzione”, ha suggerito il vicepresidente, ricordando la situazione di grande sofferenza nella quale versano moltissimi produttori agricoli.

“Nonostante il grande lavoro fatto dall’Esecutivo, infatti, sono ancora molti i vincoli burocratici e amministrativi che, in molti casi da anni, frenano lo sviluppo del settore; in tema di manodopera, ad esempio, serve superare le troppe limitazioni che frenano l’assunzione di lavoratori stagionali”, ha aggiunto Battista.

“Sul versante delle agroenergie, inoltre, riteniamo fondamentale, per una vera e duratura transizione energetica del Paese, valorizzare il potenziale produttivo elettrico del settore agricolo incrementando la produzione di energia da fonti rinnovabili, con particolare riferimento alla misura del PNRR: ‘Parco Agrisolare’, superando l’attuale riferimento all’autoconsumo, che taglia fuori buona parte delle imprese agricole e rivedendo la norma comunitaria sugli aiuti di stato in agricoltura”, ha concluso il vicepresidente della Copagri.