Agrinsieme: Peste suina e influenza aviaria, accelerare con ristori e riapertura impianti

Audizione del Coordinamento davanti alle commissioni agricoltura di Senato e Camera

Roma, 9 marzo 2022 – Peste suina africana-PSA e influenza aviaria sono stati i temi su cui Agrinsieme è intervenuto davanti alle commissioni agricoltura di Senato e Camera. Il Coordinamento, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, condivide la scelta del Mipaaf di nominare un Commissario straordinario per contrastare la diffusione della PSA, ma ritiene che a tale figura si debba garantire libertà decisionale e una disponibilità finanziaria adeguate al proprio compito.

Ad avviso di Agrinsieme “è inoltre fondamentale accelerare sulla distribuzione del fondo da 50 milioni di euro previsto dal DL Sostegni ter, di cui 15 milioni andranno agli interventi di biosicurezza, mentre i restanti 35 milioni saranno destinati al sostegno della filiera suinicola”. Il Coordinamento ritiene che tali risorse debbano essere assegnate a partire dagli allevamenti più vicini alle zone infette.

Il Coordinamento chiede poi la modifica di alcuni interventi per la biosicurezza negli allevamenti che si trovano nelle aree interessate. In particolare, occorre ridimensionare l’ambito di azione del provvedimento sanitario alle sole aziende rientranti in un raggio ridotto rispetto quanto previsto dalle attuali disposizioni, in quanto l’obbligo di installazione delle recinzioni attualmente è esteso indiscriminatamente a tutti gli allevatori delle regioni confinanti con l’area infetta.

Per Agrinsieme, è necessario procedere all’abbattimento mirato dei cinghiali nelle aree interessate e in quelle “buffer”, ovvero rientranti in un raggio di 10 chilometri, e all’abbattimento dei suini domestici presenti nelle zone focolaio, con la previsione di opportuni ristori.

Sul fronte dell’influenza aviaria, le questioni aperte sono molte, a partire dall’avvio del fondo di 30 milioni previsto dalla Legge di Bilancio per la filiera avicunicola, ancora in attesa del decreto attuativo. A riguardo, il Mipaaf ha annunciato che presenterà una bozza il prossimo 11 marzo. Come già stabilito, le risorse verranno utilizzate per anticipare parte degli indennizzi relativi ai danni indiretti, per i quali verrà chiesto un rimborso a Bruxelles.

Il Coordinamento ha chiesto poi di accelerare l’avvio della procedura in sede comunitaria relativa ai danni del periodo ottobre-dicembre 2021, quantificati in circa 70 milioni di euro, così da avviare il negoziato con la Ue, auspicando infine una rapida ripresa dell’attività produttiva con il riavvio progressivo dei riaccasamenti, finora limitati a causa dei numerosi vincoli dell’emergenza sanitaria.