Agrinsieme: Prosek, bene intervento ministro Stefano Patuanelli al Senato

Secondo il Coordinamento bisogna scongiurare un danno irreparabile al sistema delle DOP e delle IGP

Roma, 22 settembre 2021 – “La vicenda “Prosek” crea un pericoloso precedente in Europa, andando completamente contro la filosofia delle denominazioni europee e rischiando di danneggiare fortemente i produttori italiani di Prosecco. Per questo apprezziamo e siamo al fianco del ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, che oggi nell’informativa al Senato ha confermato un’azione politica forte e compatta nei confronti di Bruxelles a difesa del vino tricolore”. Lo sottolinea il coordinamento di Agrinsieme, che riunisce Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura, Copagri e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari, in merito alla pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale Ue della domanda di registrazione della menzione tradizionale Prosek da parte della Croazia.

“Pur essendo prodotti differenti – spiega il Coordinamento – il nome del vino croato è troppo simile a quello del nostro spumante; può trarre facilmente in inganno i consumatori di tutto il mondo e nuocere seriamente al Prosecco Made in Italy, che è la prima DOP per volume e valore certificato, con oltre 2 miliardi di euro di fatturato annuo sui mercati”.

“L’Italia aveva già inviato il 25 giugno scorso una dichiarazione alla Commissione UE affermando la propria contrarietà alla proposta presentata e chiedendo quali fossero le motivazioni alla base dell’accoglimento della domanda di protezione della menzione Prosek, dato che un’analoga richiesta era stata già rifiutata da parte della Commissione proprio per opposizione dell’Italia e in considerazione del fatto che il principio giuridico non è stato modificato con i nuovi regolamenti”, ricorda Agrinsieme, evidenziando che “se, nell’ambito dell’opposizione, gli Stati Membri saranno in grado di apportare prove valide per cui la protezione non debba essere considerata ammissibile, l’Esecutivo comunitario ritirerà la pubblicazione”.

“Ecco perché, se si dovesse procedere al riconoscimento della menzione Prosek, sarebbe un fatto davvero grave, una decisione incoerente rispetto all’impianto di tutela della qualità costruito con il sistema delle Dop e Igp. L’unico vero Prosecco è quello prodotto in Italia e continueremo a batterci per difenderlo, salvaguardando i nostri agricoltori e i nostri territori”, conclude Agrinsieme.