Maltempo, Veneto flagellato da nuova ondata che incrementa il già ingente conto dei danni nelle campagna

Verrascina, altri milioni di euro persi, con ripercussioni sull’indotto; Giulietti, vigneti e frutteti quasi completamente rasi al suolo

Roma, 31 agosto 2020 – “Dopo il nubifragio di pochi giorni fa, che aveva già causato ingenti danni al primario regionale, quantificabili in diversi milioni di euro, le province di Vicenza e di Verona questo fine settimana sono di nuovo finite sott’acqua; una tromba d’aria, infatti, accompagnata da grandine e pioggia, si è abbattuta su numerose zone del Veneto, radendo quasi completamente al suolo vigneti, frutteti e provocando danni anche agli immobili”. Lo sottolinea la Copagri all’indomani dell’ennesima bomba d’acqua che ha colpito la Regione Veneto, ancora alle prese con la conta dei danni della recente ondata di maltempo, che aveva flagellato, in particolare proprio il veronese.

“Dalle uve per la produzione del vino Bardolino al Soave, passando per kiwi, mele, cereali e ortaggi, nulla si è salvato nelle aree più colpite dal maltempo. Nell’est Veronese, il comune di Montecchia di Crosara è stato flagellato da vento e grandine. Sempre nel veronese, la grande forza del vento ha causato pesanti danni anche a Soave, Fittà, Illasi e Mezzane, dove ha buttato per terra interi filari di viti, tranciando gli ancoraggi degli impianti; un disastro analogo si è verificato anche a Lavagno e Caldiero, così come a Zevio, dove sono state colpite mele e pere”, rende noto la Confederazione sulla base delle segnalazioni dei propri associati.

“Parliamo di diversi milioni di euro di danni, che vanno ad aggiungersi al già salato conto pagato la scorsa settimana da una zona particolarmente vocata, che rischia ora serie ripercussioni, anche a livello di indotto”, osserva il presidente della Copagri Franco Verrascina.

“L’abbiamo detto di recente e lo ripetiamo: non ci vogliamo rassegnare e abituare a pensare che questo tipo di eventi, complici le sempre più evidenti ripercussioni dei cambiamenti climatici, possa diventare la normalità; proprio per questo riteniamo prioritario mettere in campo degli investimenti concreti per tutelare i produttori che hanno visto i propri vigneti e frutteti quasi completamente rasi al suolo e hanno così perso interi raccolti”, afferma il presidente della Copagri Veneto Carlo Giulietti.