inComunicati regionali il25 Marzo 2019

Lazio: Verrascina e Rosati (Arsial) concludono lavori partecipata iniziativa su destino produttivo Sabina

Verrascina, vogliamo stimolare il dialogo tra i produttori e la Regione Lazio, per difendere i loro redditi

Rieti, 25 marzo 2019 – Il presidente nazionale della Copagri Franco Verrascina e il presidente del cda dell’Agenzia Regionale per lo Sviluppo e l’Innovazione dell’Agricoltura del Lazio-Arsial Antonio Rosati hanno concluso sabato 23 marzo a Scandriglia (RI) i lavori di una partecipata iniziativa organizzata dalla Copagri Lazio in collaborazione con la Regione Lazio e l’Arsial e dedicata al tema “Tra desertificazione e rilancio: quale destino produttivo per la Sabina”. Tutte le foto dell’iniziativa, alla quale hanno inoltre partecipato, oltre a numerosi allevatori e produttori della zona, il presidente della Copagri Lazio Guido Colasanti e Marco Agamennone, dell’Organizzazione di Produttori Olivicoli Laziali-Opol della Copagri, sono consultabili su https://bit.ly/2Yi9UjU.

“Siamo qui oggi per interrogarci sul destino produttivo di questa zona, con l’obiettivo principale di riunire intorno a un tavolo i produttori della Sabina, dandogli l’opportunità di confrontarsi sulle problematiche che maggiormente li attanagliano”, ha spiegato Verrascina. “Vogliamo stimolare il dialogo tra la parte produttiva e la Regione, con il fine ultimo di salvaguardare il reddito dei produttori agricoli”, ha concluso il presidente della Copagri.

“Abbiamo un tesoro da vendere e bisogna farlo al giusto prezzo. Noi faremo la nostra parte a cominciare dal latte, lavoreremo ad un contratto basato sulla qualità con un accordo tra produttori, trasformatori e Regione”, ha annunciato Rosati. “Cooperare per competere resta un punto fermo, senza divisioni e sapendo arrivare su più mercati; per questo stiamo cercando di portare direttamente i produttori del Lazio nei mercati rionali di Roma e tenteremo uno sbarco in grande stile sul web”, ha aggiunto il presidente del cda di Arsial.

“Dobbiamo accompagnare gli olivicoltori verso la commercializzazione, con riferimento ai mercarti nazionali, ma anche e soprattutto a quelli esteri: questo è il nostro primario impegno come organizzazione di produttori”, ha spiegato Agamennone. “Puntiamo sulla qualità e sulla distintività delle nostre produzioni, valorizzando in tal modo il made in Italy e sfruttandone il potenziale competitivo facendo sistema con il territorio”, ha aggiunto.