inComunicati Copagri il13 Marzo 2019

Ambiente, grazie a Mattarella per il suo richiamo a scongiurare una crisi climatica globale

Verrascina, bisogna analizzare le cause che spingono gli agricoltori ad abbandonare le terre, partendo dal reddito

Roma, 13 marzo 2019 – “Accogliamo con grande favore l’accorato appello del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella affinché ci si attivi con urgenza per mettere in atto interventi concordati a livello internazionale atti a scongiurare quella che si prospetta a tutti gli effetti come una ‘crisi climatica globale’ dovuta ai cambiamenti climatici, dei quali si vedono con sempre maggiore frequenza gli effetti e che sempre più spesso hanno gravi ripercussioni sulla vita dei cittadini e sul lavoro dei produttori agricoli”. Così il presidente della Copagri Franco Verrascina a proposito delle dichiarazioni del Capo dello Stato durante la cerimonia commemorativa dell’alluvione dell’ottobre 2018 nel Veneto.

“Ringraziamo il Capo dello Stato, in particolare, per il forte richiamo alla necessità di contrastare il dissesto idrogeologico attraverso la tutela ambientale e l’uso sostenibile delle risorse, ma anche per l’urgenza di contrastare l’abbandono dei territori e delle aree rurali e montane”, continua il presidente della Copagri.

“Per invertire il preoccupante trend che vede aumentare sempre più la quantità di terre abbandonate, che va contrastato con ogni mezzo, bisogna avviare una seria riflessione analizzando le cause che spingono la popolazione, e in particolare gli agricoltori, ad allontanarsi da queste zone; tra queste cause, va necessariamente inserito il problema del reddito, senza risolvere il quale è difficile pensare di poter continuare a presidiare certi territori”, aggiunge Verrascina.

“Una delle possibili risposte può sicuramente venire dall’agricoltura multifunzionale, che per definizione conferisce al settore primario, oltre al suo ruolo di ‘produttore di cibo’, una primaria importanza per lo sviluppo sostenibile, la tutela dell’ambiente e la vitalità delle zone rurali; è indispensabile però che tali prerogative vengano riconosciute al primario, anche in termini economici, in virtù del ruolo degli agricoltori quali custodi del territorio e presidio dell’ambiente”, conclude il presidente della Copagri.