inComunicati Copagri il16 Gennaio 2019

Riso, con la reintroduzione della clausola di salvaguardia viene tutelato il reddito dei nostri risicoltori

Verrascina, ulteriore dimostrazione del fatto che quando si gioca di squadra i risultati arrivano e si vedono

Roma, 16 gennaio 2019 – “Accogliamo con favore la decisione della Commissione Europea di reintrodurre, in seguito alla conclusione dell’inchiesta sulle importazioni di riso ‘indica’ da Cambogia e Myanmar, la clausola di salvaguardia a tutela del reddito dei risicoltori nazionali”. Così il presidente della Copagri Franco Verrascina in occasione della ‘fumata bianca’ arrivata oggi dall’esecutivo comunitario a conclusione della procedura scritta avviata nel 2017.

“Ricordiamo, infatti, che nell’Unione Europea le esportazioni di riso sono crollate, ad agosto 2018 su base annua, del 37,6% in valore, mentre le importazioni, sempre nello stesso periodo, sono aumentate del 14,4%, portando la bilancia commerciale a una percentuale negativa pari al 24,5%; un andamento molto simile si è verificato in Italia, paese che è il primo produttore comunitario di riso, dove nel 2018 l’export è calato di quasi 8000 tonnellate, mentre l’import è aumentato di circa 3000 tonnellate”, evidenzia il presidente della Copagri.

“Ringraziamo pertanto la delegazione italiana che ha seguito i lavori e ha contribuito al raggiungimento di questo importante risultato per l’agricoltura e i produttori italiani”, aggiunge il presidente della Copagri, facendo notare che i due paesi asiatici rientrano nel cosiddetto regime di scambi Eba, che consente agli stati firmatari di esportare nell’UE qualsiasi prodotto ad eccezione di armi e munizioni (everything but arms) in esenzione da dazi e contingenti.

“Questo importante risultato è l’ulteriore dimostrazione del fatto che quando si lavora di squadra e in sinergia verso un obiettivo comune i risultati arrivano e si vedono”, conclude Verrascina.