Adnkronos, “Ceta: Copagri, sì ad accordi per difendersi da protezionismo Trump” (20/07/18)
senza accordo con Canada Italia resta indietro e rischia perdite
fino a 400 milioni di euro l’anno
Roma, 20 lug. (AdnKronos) – “Per rispondere alla sempre più concreta
minaccia protezionistica portata avanti dagli Stati Uniti e dalla
politica di Donald Trump è di fondamentale importanza puntare sugli
accordi commerciali e sulla semplificazione e regolamentazione del
commercio globale, sfruttando le enormi possibilità offerte da intese
bilaterali quali il Ceta, l’accordo di libero scambio Ue-Canada, e il
Jefta, che elimina quasi completamente le barriere tariffarie per le
esportazioni comunitarie verso il Giappone”. E’ quanto sostiene il
presidente della Copagri Franco Verrascina.
“Il protezionismo, infatti, seppur motivato dalla difesa delle
tipicità agroalimentari, alla lunga non paga, così come non pagano le
polemiche pretestuose montate ad arte per cercare di manipolare
l’opinione pubblica”, prosegue il presidente.
”Con il Ceta vengono tutelate ben 41 denominazioni italiane, cifra
che sale a 45 per il Jefta; è importante ricordare che questi numeri
possono essere incrementati nel tempo grazie alla diplomazia e alla
trattiva e che, soprattutto, tali denominazioni prima di questi
accordi non godevano di nessun tipo di tutela sui mercati canadesi e
giapponesi”, sottolinea Verrascina. (segue)
(AdnKronos) – “Con il Jefta le esportazioni comunitarie di cibi
trasformati potrebbero aumentare, secondo stime dell’esecutivo
comunitario, fino al 180%”, fa inoltre notare il presidente,
evidenziando che ”viceversa, con la mancata ratifica del Ceta,
l’Italia perderebbe secondo alcune stime fino a 400 milioni di euro
l’anno e si troverebbe in condizioni di netto svantaggio rispetto agli
altri paesi competitor europei”.
“Per tutte queste ragioni, ad avviso della Copagri bisogna puntare con
decisione sugli accordi commerciali globali, in modo da rispondere
alle minacce protezionistiche che provengono dagli Stati Uniti in
maniera compatta e unitaria a livello comunitario; un singolo stato
membro, infatti, non avrebbe avuto la possibilità di trattare col
Giappone, così come col Canada”, conclude il presidente Verrascina.
(Sec-Arm/AdnKronos)
ISSN 2465 – 1222
20-LUG-18 13:46
NNNN