inComunicati Copagri il19 Giugno 2018

DEF, importante scongiurare l’aumento dell’IVA per rilanciare i consumi

Verrascina, prendiamo atto con soddisfazione dell’impegno del Governo; consumi ancora non ai livelli del 2011

“Per rilanciare i consumi è di fondamentale importanza la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia che comportano l’aumento delle aliquote IVA e delle accise, in quanto tali incrementi arrecherebbero un danno consistente a tutti i consumatori e, di conseguenza, agli imprenditori”. Così il presidente della Copagri Franco Verrascina, dopo l’approvazione alla Camera dei Deputati della risoluzione di maggioranza relativa al Documento di Economia e Finanza 2018 (Def), che impegna tra l’altro il Governo ad assumere tutte le iniziative necessarie a favorire il disinnesco dal primo gennaio 2019 delle clausole di salvaguardia inerenti l’aumento dell’aliquota IVA e delle accise su benzina e gasolio.

“Dopo le preoccupazioni espresse negli scorsi giorni a proposito di paventati tagli agli sconti fiscali per l’agricoltura, registriamo con soddisfazione il fatto che le intenzioni del Governo seguano quanto indicato nel contratto tra la Lega e il Movimento5Stelle”, continua il presidente.

“L’attivazione delle cosiddette clausole di salvaguardia, che comporterebbero per il 2019 l’aumento dell’aliquota IVA ordinaria dal 22% al 24% e di quella ridotta dal 10% all’11,5%, avrebbe effetti negativi sulla dinamica della domanda interna e sulle vendite al dettaglio, con ripercussioni negative sul reddito degli imprenditori agricoli”, fa inoltre notare Verrascina.

“Non va dimenticato che i consumi delle famiglie italiane, seppur nel 2017 siano aumentati per il quarto anno consecutivo, con un incremento dell’1,6% sul 2016, non sono ancora tornati ai livelli del 2011, quando la spesa media mensile familiare aveva raggiunto i 2.640 euro”, aggiunge il presidente Verrascina, sulla base di elaborazioni della Copagri su dati Istat.

“Un andamento simile si registra per i consumi alimentari, con il livello medio della spesa che, sempre nel 2017, è aumentato del 2% sull’anno precedente, raggiungendo i 457 euro mensili”, conclude il presidente della Copagri.